Pillole di condominio: La raccolta differenziata
Da qualche anno ormai in Italia è stata introdotta la raccolta differenziata e anche i condomini hanno dovuto adattarsi alle nuove leggi in vigore.
Per lo più la raccolta differenziata viene effettuata secondo il metodo porta a porta che prevede il ritiro sul luogoda parte degli addetti disposti. Naturalmente questo è un metodo poco conforme alla struttura del condominio, se si pensa che è impossibile recarsi davanti ogni porta fisica. La soluzione in questi casi sarà quindi quella di predisporre in determinati spazi comuni i bidoni destinati alle varie tipologie di rifiuti che il gestore del servizio provvederà al ritiro direttamente sul luogo stesso.
Eh si, la domanda sorge praticamente spontanea: dove collocare i bidoni? e soprattutto chi è la figura competente che può deciderlo?
Le competenze in questo caso spettano esclusivamente all‘assemblea condominiale mentre l’amministratore dovrà attenersi a quanto disposto e deliberato: in caso di mancanza di delibera, invece, l’amministratore potrà decidere lui stesso come agire, con la possibilità però di contestazione da parte dei condòmni.
Il garante del giusto comportamento è l’amministratore di condominio che deve informare i condomini delle norme sulla custodia e conservazione dei contenitori ricevuti e sul loro utilizzo. L’amministratore è inoltre tenuto alla manutenzione dei contenitori assegnati.
Sono previste in caso di errori delle multe, anche piuttosto salate, effettuate mediante appositi agenti i cosiddetti accertatori che, armati di blocchetto dei verbali, multano il condominio che non ha svolto bene la raccolta differenziata.
L’iter prevede però prima l’avviso di errore e poi, durante il successivo controllo, eventualmente la sanzione.
Ma se l’errore è del singolo, a pagare è l’intero condominio!
Qualora non sia possibile individuare il trasgressore, gli accertatori rilevano la multa e addebitano la sanzione all’intero condominio. E’ poi dovee dell’amministratore prendere gli opportuni provvedimenti. Questo modus operandi potrebbe sembrare ingiusto (e di fatto lo è) ma è l’unico possibile qualora la violazione delle regole sulla raccolta differenziata non siano attribuibili ad un individuo o utenza specifici.
Esiste un modo per prevenire queste situazioni e verificare che i condomini rispettino le regole sulla raccolta differenziata? È possibile controllare la spazzatura dei condomini?
Controllare i rifiuti dei singoli condomini è, non solo infattibile, ma anche illecito poiché lesivo della privacy. Nei rifiuti finiscono effetti personali che possono rivelare anche dati sensibili delle persone. Soltanto gli agenti accertatori possono “ispezionare la spazzatura” ma nei soli casi in cui il soggetto che abbia conferito i rifiuti con modalità difformi da quelle consentite non sia in altro modo identificabile.
Uno strumento di controllo dei condomini per verificare che siano rispettate le regole sulla raccolta differenziata dei rifiuti è anche quello dalle telecamere di videosorveglianza, installate sulle parti comuni destinate al posizionamento dei bidoni e alla raccolta porta a porta.
Nel caso in cui il sistema di videosorveglianza sia installato dal condominio per controllare le aree comuni, devono essere adottate tutte le misure e le precauzioni previste dal Codice della privacy e dal provvedimento generale del Garante in tema di videosorveglianza.
Tra gli obblighi che valgono anche in ambito condominiale vi è quello di segnalare le telecamere con appositi cartelli, eventualmente avvalendosi del modello predisposto dal Garante.